La stagione 2004 di formula uno fu l’ultima delle 9 trascorse da David Coulthard in McLaren.
Lo scozzese era approdato alla corte di Ron Dennis nel 1996, dopo un paio di discrete annate con la Williams, sotto le cui insegne aveva ricoperto prima il ruolo di tester e poi quello di pilota titolare, dopo la scomparsa di Ayrton Senna.
La prima stagione a Woking fu poco entusiasmante ma a partire dal 1997 David cominciò ad esprimersi con più continuità su livelli da top driver, pur sopravanzando saltuariamente il compagno di squadra Mika Hakkinen ed il ferrarista Michael Schumacher, i suoi rivali più ostici.
Al volante delle grigie McLaren motorizzate Mercedes, Coulthard arrivò tre volte terzo nella classifica finale del mondiale (1997-1998-2000), mentre nel 2001 si fregiò dell’onorifico titolo di vice-iridato.
Meno bene andò nel conclusivo triennio con la scuderia inglese, nel corso del quale tuttavia conquistò gli ultimi 2 gran premi dei 13 vinti in carriera.
In vista del mondiale 2005, David accettò l’offerta della Red Bull, sorta dall’acquisizione della Jaguar Racing da parte dell’ononima azienda di bibite, al debutto in F.1 e perciò desiderosa di ingaggiare un pilota veloce ed esperto, in grado di sviluppare la monoposto Rb1 e fornire così un rendimento costante in gara.
Le attese del nuovo team vennero soddisfatte da Coulthard, che archiviò la stagione con 24 punti all’arrivo, frutto di nove piazzamenti nelle prime 8 posizioni su 19 corse in calendario.
Lo scozzese avrebbe corso con la scuderia anglo-austriaca fino al 2008, raggiungendo 246 Gp. disputati, lasciando la formula uno dopo 15 stagioni.
Il suo bottino contempla 13 vittorie, 62 presenze sul podio, 12 pole position 18 giri veloci in corsa.
Ancora nessun commento