Nel 1988 il mondo della Formula 1 visse il primo episodio di una rivalità che, per un quinquennio, riempì le pagine della stampa specializzata.
I due rivali erano il brasiliano Ayrton Senna e il professore Alain Prost.
Nel 1988 correvano entrambi per la McLaren-Honda.
Prost era la prima guida: era alla sua sesta stagione con la scuderia di Woking e poteva vantare già tre titoli mondiali, tutti con il team inglese.
Senna era invece il nuovo astro della Formula 1.
Forti di una monoposto, la McLaren MP4/4, praticamente imbattibile (nel 1988 Senna e Prost vinsero tutte le gare a parte il Gp. d’Italia, conquistato miracolosamente dalla Ferrari di Gerhard Berger) i due si scontrarono in una lotta fratricida.
Prost, campione nella regolarità, avrebbe vinto il titolo se si fossero applicate le regole odierne.
Nel 1988 il regolamento prevedeva che fossero ritenuti validi per la classifica del mondiale solo i migliori 11 risultati sulle 16 prove previste. In questo modo si voleva mantenere viva la lotta per il titolo fino all’ultima gara, evitando calcoli e strategie.
Fu così che il velocissimo Senna riuscì a imporsi sullo stratega Prost.
Ayrton vinse 8 Gp. e concluse secondo dietro a Prost in 3 occasioni. Finì la stagione con 90 punti. Il francese ottenne 7 vittorie e 7 secondi posti, tre dei quali furono scartati, per un totale di 87 punti validi.
Se si fossero applicate le regole degli anni successivi, che consentono di sommare tutti i risultati conseguiti durante la stagione, Prost avrebbe vinto il titolo mondiale grazie ai 105 punti conquistati contro i 94 di Senna.
Ancora nessun commento