La Vita era un costruttore di formula uno di Modena, Italia. La società prende il nome dal suo fondatore, Ernesto Vita.

Vita è apparsa per la prima volta sulla scena della F.1 nel 1990, cercando di commercializzare il loro motore W12 da 3.5 lt. non convenzionale.

La squadra ha avuto una singola stagione disastrosa, e non è riuscita ad entrare in griglia in tutti e 14 tentativi di partenza durante la stagione 1990, spesso con un giro di molti secondi più lento rispetto al prossimo concorrente.

Il W12 o “freccia larga” di Life era stato progettato dall’ex ingegnere Ferrari Franco Rocchi. Secondo il suo concetto, il motore aveva tre banchi di 4 cilindri, quindi era corto come un V8 ma più alto di un normale motore. Il W12 di Franco Rocchi era pronto nella prima metà della stagione di F.1 del 1989.

In questa situazione, l’uomo d’affari Italiano Vita sperava in soldi veloci. Ha acquistato diritti per la W12 da Franco Rocchi ed ha cercato di fornire il motore ad un team di formula uno ben finanziato. Durante il 1989 ha cercato un partner senza successo.

Alla fine abbandonò la sua ricerca e decise di far funzionare il motore da solo nella stagione di formula uno del 1990. Pertanto, ha fondato il team “Life” essendo la Vita la traduzione inglese del suo cognome.

Il quartier generale del team era originariamente diviso tra gli uffici tecnici di Reggio Emilia e lo stabilimento di Formigine, vicino a Modena, poi raggruppati sotto lo stesso tetto a Formigine.

Il team ha acquistato il team di F.1 nato da First Racing progettato da Richard Divila per il team di F.3000 di Lamberto Leoni.

L’auto era stata costrutita nel Gennaio 1989, ma il promettente progetto fu abbandonato subito dopo che avevano avuto luogo i primi test con Gabriele Tarquini.

Alla fine del 1989, Vita acquistò il singolo telaio e montò il suo motore W12. L’auto, chiamata poi Life L190, era pronta nel Febbaraio 1990 e testata brevemente a Vallelunga e Monza.

Bruno Giacomelli, un veterano italiano che aveva corso l’ultima volta in F.1 nel 1983, firmò per il team iataliano.

L’auto non è mai riuscita a percorrere più di 8 giri senza problemi tecnici.

Quando Giacomelli capì e informò i tecnici che la vettura era troppo lenta, per il Gp. del Portogallo, il team ha sostituito il proprio motore con il più convenzionale Judd V8, ma poi scoprì che il coperchio del motore non si adattava.

Si ritirarono prima degli ultimi 2 gran premi.