Gli incidenti subiti da Maria De Villota nel corso di un test privato con la Marussia nel Luglio 2012, e da Jules Bianchi durante il Gp. del Giappone 2014, con una vettura della stessa Scuderia, causarono ai 2 piloti importanti lesioni alla testa, suggerendo ai responsabili della sicurezza della F.I.A. l’adozione di un mirato elemento protettivo sulle monoposto.

La decisione della Federazione al riguardo è stata resa nota nel mese di Giugno 2016 e poco dopo hanno preso via i test dei  dispositivi approntati.

Le soluzioni si sono concretizzate in un parabrezza trasparente con una elevata resistenza agli urti (aeroscreen) e in un arco di sicurezza collocato intorno all’abitacolo.

La scelta della Federazione è caduta su quest’ultimo elemento, denominato Halo, reso obbligatorio a partire dalla stagione 2018 su tutte le categorie di monoposto.

Si tratta di una barra ricurva, ancorata al corpo vettura in tre punti: due laterali individuati all’altezza del casco del pilota, e uno anteriore in cui viene fissata la colonna che supporta la struttura.

Ha un peso complessivo di circa 9 Kg., realizzato in Titanio 5, un materiale usato nell’industria aerospaziale, che permette al dispositivo di sostenere una forza di 125 Chilonewton (equivalente a circa 12 Tonnellate per 5 secondi senza rompersi).

La sua efficacia venne evidenziata già nei primi Gp. dalla sua introduzione ed i timori come ostacolo alla visuale al pilota suscitarono qualche perplessità da parte degli addetti ai lavori, ma alla fine il suo impiego è stato accettato in maniera unanime.