Fino al Gp.Europa 1997 dove Mika Hakkinen salì sul gradino più alto del podio, il pilota finnico aveva raccolto ben poco pur avendo mostrato tutto il suo talento anche con macchine non troppo performanti, Lotus e McLaren in primis, con alcune presenze sul podio.
Ristabilitosi dal terribile incidente occorsogli durante le prove del Gp. Australia del 1995 sul circuito di Adelaide, Mika fu protagonista di una stagione 1996 in crescendo e di un 1997 che lo vide sfiorare più volte la prima vittoria, fino al pomeriggio magico di Jerez.
Galvanizzato dal successo e dall’elevato potenziale della McLaren MP4/13, Hakkinen cominciò il mondiale 1998 assommando 4 vittorie e un secondo posto nelle prime 6 gare.
I 5 successi ottenuti nei Gp. estivi non furono sufficenti al tedesco della Ferrari Michael Schumacher per ribaltare la situazione: dopo il Gp. Italia, i due si ritrovano in vetta alla classifica appaiati a 80 punti.
La vittoria di Mika Hakkinen nel successivo Gp. di Lussemburgo costrinse Schumacher alla rimonta nella prova conclusiva di Suzuka, ma un errore in partenza del tedesco e dunque una foratura permisero a Mika di chiudere i giochi in proprio favore.
Grazie quindi ad una monoposto veloce ed affidabile il pilota finlandese si laureò Campione del Mondo 1998 con 8 vittorie e 9 pole position, centrando il titolo alla sua quinta stagione completa con la McLaren.
L’anno successivo, il 1999, segnò la continuazione dell’annata precedente, bissando la corona iridata.
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