La Pacific Racing è stata una scuderia britannica di formula uno fondata da Keith Wiggins.

Dopo una lunga gavetta nelle formule inferiori, il team ha partecipato a due stagioni di F.1, correndo 33 gran premi, senza mai raggiungere i punti.

Già nel 1993 Wiggins aveva cominciato ad organizzare il passaggio alla formula 1 accordandosi con la Reynard per la costruzione di un telaio basato su un precedente tentativo della casa inglese di entrare in F.1, e con la Ilmor per la fornitura dei motori V10 utilizzati dalla March nella 1992.

Furono ingaggiati come piloti Bertrand Gachot ed il pagante Paul Belmondo. Nei test invernali la vettura si dimostrò lenta ed inaffidabile, anche rispetto alla monoposto schierata dall’altra scuderia esordiente quell’anno, la Simtek.

Questi difetti furono confermati nella prima gara stagionale in Brasile, dove il solo Gachot si qualificò, ritirandosi dopo un giro per incidente.

Con il proseguo delle gare, la Scuderia cominciò ad avere problemi economici sempre più pressanti, tanto che Gachot, che nel frattempo aveva anche acquistato delle quote del team, fu costretto a cedere il proprio posto a piloti paganti come Giovanni Lavaggi e Jean-Denis Délétraz.

I migliori risultati in gara furono due ottavi posti, conquistati da Montermini in Germania e da Gachot in Australia.

A fine anno, Wiggins decise di ritirarsi dalla F.1, a causa delle pesanti perdite economiche, e dell’introduzione, a partire dalla stagione seguente, della regola del 107% (che prevedeva per qualificarsi che i piloti dovessero far segnare un tempo pari al 107% di quello ottenuto dal più veloce), che se applicata nel 1995 non avrebbe quasi mai permesso alle Pacific di prendere parte alla gara.

Al termine della stagione 1995 il team decise l’abbandono della massima formula e decise di ritornare alla Formula 3000 con i piloti Olivier Tichy e Marc Genè.

A causa del susseguirsi di scarsi risultati Wiggins chiuse l’attività nel 1998.