Rubens Barrichello trascorse il 2008 in altalena, passando dalla gioia del primato, ossia il superamento dei 256 gp. disputati, record a lungo detenuto da Riccardo Patrese, alla paura di rimanere senza un volante, a seguito del commiato dalla formula uno della scuderia Honda, arrivato dopo un triennio avaro di risultati e soddisfazioni.

A scacciare le nubi addensatesi sul paulista, e sul suo compagno di squadra Jenson Button, ci pensò Ross Brawn, uomo di vertice della squadra nipponica, acquistandone proprietà e strutture, dando vita così alla Brawn GP.

L’operazione di salvataggio si tramutò molto presto in una delle più sorprendenti vicende della lunga storia della massima serie, annunciata dalle ottime prestazioni pre-campionato della monoposto, motorizzata Mercedes e fornita di un contestato doppio diffusore.

Al via del Mondiale 2009 la vettura mantenne le promesse, facendo ricredere la maggior parte degli addetti ai lavori, scettici sulle possibilità iridate del Team.

L’inglese Button conquistò 6 delle prime 7 gare in calendario, mentre Rubens dovette accontentarsi di 3 secondi posti, un terzo ed un paio di piazzamenti, accumulando un ritardo di 26 punti da Jenson.

Le 2 vittorie di Rubens nei Gp. Europa e Italia ne arricchirono il palmares senza tuttavia permettergli di raggiungere Button, nè di mantenere la seconda piazza in classifica, strappatagli dalla giovane star della Red Bull Sebastian Vettel.

Alla fine, il suo carnet comprende anche gloriosi anni in Ferrari, anche se all’ombra del tedesco Michael Schumacher, con vittorie, podi, pole position e tante soddisfazioni. Un giorno ho sognato di guidare una rossa..e ho anche vinto!