Super Aguri F.1 è stata una scuderia giapponese di formula uno che esordì nella stagione 2006, con il sostegno tecnologico della Honda.

La squadra era generalmente considerata una emanazione della Honda e della Arta dell’ex pilota Aguri Suzuki, allestita per consentire al pilota giapponese Takuma Sato di continuare a gareggiare nella massima formula mentre si discutevano i regolamenti della formula uno per le stagioni successive.

La sede della squadra era situata a Tokio, ma la fabbrica operativa si trovava a Leafield in Inghilterra, nella struttura della Menard Engineering già di proprietà del Team Arrows, schierata nel 2002.

La vettura era dotata di un motore Honda V8 con gomme Bridgestone. La connotazione giapponese della squadra si completava con i piloti: oltre all’esperto Takuma Sato, venne assunto l’esordiente Yuji Ide, mentre Franck Montagny era il pilota di riserva e collaudatore.

Il primo punto della storia della squadra arrivò al Gp. Spagna, dove Sato si classificò all’8° posto. Ancora migliore il risultato ottenuto da Sato al Gp. Canada, concluso al 6° posto.

La stagione 2008 non iniziò nel migliore dei modi a causa delle difficoltà finanziarie affrontate dal Team, dovute al progressivo disimpegno della Honda.

I due piloti della stagione precedente, pur facendo parte della lista diramata dalla FIA, non firmarono alcun contratto per la stagione.

Fu così che la squadra annunciò l’immediata cessazione delle attività agonistiche a partire dal 6 Maggio 2008. Il giorno successivo la squadra venne posta in liquidazione, fase gestita dalla società PKF, che aveva già operato la liquidazione della Prost e della Arrows nel 2002.

I beni della squadra vennero messi all’asta attraverso internet a partire dal 29 Luglio 2008.

Il 30 Luglio, con un comunicato ufficiale, venne annunciato che i beni della squadra erano stati acquistati da una società tedesca, la Formtech GmbH, specializzata in produzioni per l’industria automobilistica ed aeronautica.

La società con questa acquisizione, voleva entrare sul mercato britannico, in una posizione geografica strategica per il mercato automobilistico sportivo e si rivolgeva a scuderie vecchie e nuove, per fornire sia consulenza e produzione, sia rivendere il materiale necessario per costituire una squadra per competere in F.1.