La Brabham fu fondata nel 1962 dall’ex Campione del Mondo 1959 e del 1960 Jack Brabham e dal tecnico Ron Tauranac.

La monoposto del team inglese debuttò in F.1 al Nurburgring il 5 Agosto 1962 con un ritiro; i punti arrivarono comunque negli ultimi 2 Gp. Le prime vittorie in F.1 arrivarono nel 1964 per merito di Gurney nei Gp. di Francia e Messico.

I risultati aumentarono la forza contrattuale del team con forniture di potenti propulsori anche per la F.2 (Honda), ottenendo numerosi successi.

Nel 1966 la Brabham vinse il suo primo titolo Costruttori e lo storico titolo piloti dello stesso Jack Brabham primo pilota e costruttore a riuscire nell’impresa.

Nel 1967, l’efficienza delle vetture e la regolarità nei risultati permise di ripetere il successo nel campionato Costruttori.Nel 1969 il Ford Cosworth contribuì a riportare la scuderia britannica con jacky Ickx  alla vittoria in Germania e Canada.

Il 1972 vide Bernie Ecclestone, manager di Jochen Rindt, acquistare il team.

Nel 1975, per contrastare la potenza dei motori Ferrari, il team abbandonò il motore Ford Cosworth per iniziare la collaborazione con Alfa Romeo che fornì un V12 a 180° progettato dall’Ing. Carlo Chiti, riportando la vittoria al team in alcuni Gp.

Nel 1978 con l’arrivo del Campione del mondo Niki Lauda e dello sponsor Parmalat, vide l’utilizzo nel Gp. di Svezia di una grande ventola che permetteva di creare una depressione sotto la vettura per aumentare l’aderenza, aspirandone l’aria. Anche se la vittoria di Lauda fu convalidata, dalla gara dopo fu proibita perchè nel suo finanziamento finiva per proiettare all’indietro tutto ciò che trovava sulla pista generando gravi pericoli per i piloti che seguivano.

Il 1979 vide Lauda aggiudicarsi il Gp. Dino Ferrari a Imola, gara non valida per il mondiale. A fine anno, il pilota austriaco si ritirò dalle corse.

Nel 1980 tornando al classico Ford Cosworth (più adatto alle wing-car) il brasiliano Nelson Piquet lottò per il titolo che arrivò l’anno successivo lottando con Jones, Reutemann e Laffite.

Nel 1982 a Piquet venne affiancato Riccardo Patrese, e con il diffondersi dei motori turbo, Brabham iniziò una collaborazione con Bmw ma con scarsi risultati, tornando così al Ford aspirato.

Nel 1983 I successi di Piquet riportarono il titolo piloti ad appannaggio della scuderia inglese. Nel 1984 numerose pole position ed alcuni successi testimoniarono le doti velocistiche della vettura.

Nel 1985 la Olivetti subentrò alla Parmalat come Main sponsor e arrivò la Pirelli come fornitrice di pneumatici.

Nel 1986 a Riccardo Patrese venne affiancato il compianto Elio De Angelis che perì in un test privato al Paul Ricard quando stava cercando di rendere più competitivo il progetto Bt55.

La vettura 1987, più convenzionale, portò 10 punti al team. Un concentrarsi di problemi portarono la Brabham a salatare la stagione 1988.

Quando nel 1989 con una vettura convenzionale spinta da un V8 Judd  Il pilota italiano Stefano Modena centrò un ottimo piazzamento a Monaco, la scuderia inglese uscì dalle pre-qualifiche.

Gli anni 1990 e 1991 furono l’inizio di un non ritorno: dopo alcuni giorni dal Gp. Ungheria  1992, al belga Van De Poele venne affiancata Giovanna Amati, la quale non portò al team quella visibilità di interesse mediatico di cui gli sponsor fanno ricerca.

Il collasso finanziario della squadra portò alla sua scomparsa dal mondo della formula uno.

Complessivamente ha vinto 35 Gp, Il mondiale Costruttori 1966-1967. 4 Mondiali Piloti (1966 Brabham, 1967 Hulme, 1981 e 1983 Piquet).