La Willi Kauhsen Racing Team (WKRT) fu una Scuderia automobilistica tedesca, nata nel 1971, che corse fino al 1979.

Partecipò a varie categorie, tra cui l’Interserie e la F.2 fino a quando nel 1979, si iscrisse al Mondiale di F.1.

Nel 1976 partecipò al Campionato Europeo di F.2 impiegando delle vetture March con i piloti Hingo Hoffmann e Klaus Ludwig. L’anno dopo nel 1977, acquistò le Elf-Renault ( Kauhsen-Renault).

Anche sostituendo alla guida delle monoposto alcuni piloti come Dolhem, Vittorio Brambilla e Alain Prost, ci furono mancate qualifiche e ritiri che portarono il Team ad abbandonare il campionato prima dell’ultima gara.

Nel ’77 iscrisse anche una vettura nella F.2000 giapponese, correndo a Suzuka con Rosberg alla guida, ma il finlandese si ritirò.

La scuderia tedesca avrebbe dovuto fare il suo esordio in F.1 nel corso del Mondiale F.1 1978, utilizzando un telaio della giapponese Kojima, ma la partecipazione prevista per il Gp. del Belgio non andò in porto per una diatriba con lo sponsor.

Per la stagione 1979 il proprietario del team incaricò il designer della Ford di realizzare la WK01, molto simile alla Lotus (wing-car) spinta dal Ford-Cosworth e cambio Hewland.

Verso la fine del ’78, quando i primi test con Gianfranco Brancatelli portarono euforia ai box, la monoposto denunciò subito gravi problemi aerodinamici.

Per la stagione ’79 fu ingaggiato il pilota belga Patrick Neve con una dote di importanti sponsorizzazioni, ma nei primi test al Paul Ricard, la monoposto non andava a meno di 5 secondi sul giro rispetto al miglior tempo.

Fu così che lo sponsor e lo stesso pilota belga, rinunciarono al progetto.

Il progettista Klaus Kapitza ridisegnò così una configurazione più convenzionale, ma la nuova WK004 disputò solo pochi giri a Zolder, durante una corsa della serie Aurora Afx ancora con Brancatelli alla guida, fermandosi però per problemi al motore.

L’esordio nel Mondiale F.1 avvenne nel Gp. di Spagna con la vettura sempre affidata a Brancatelli che in prova ottenne il 27° e ultimo tempo, quasi 3 secondi più lento di Arturo Merzario penultimo, e quasi 9 più del poleman Jacques Laffite.

Nel successivo Gp. del Belgio Brancatelli fu ancora ultimo staccato di più di 13 secondi dal poleman ancora Laffite.

Deluso dai risultati, Kauhsen abbandonò lo scenario.

Il suo pilota Brancatelli sostituì l’infortunato Arturo Merzario per il Gp. di Monaco sulla vettura che portava il suo nome e che aveva appena acquistato il materiale dalla Kauhsen.